La città delle mura, della Torre dell’elefante e della Sella del diavolo, capoluogo della Sardegna. Cagliari, nata sopra i colli, è la meta perfetta da cui partire per scoprire i suoi dintorni di cui si parla ancora troppo poco.
Quale miglior periodo se non l’inverno? Certamente non è una zona rinomata per le attività sciistiche visto il clima mediterraneo, ma è la stagione perfetta per visitare la città e scoprire alcuni luoghi meravigliosi nei suoi dintorni.
Se hai già esplorato a sufficienza Cagliari e vuoi conoscere meglio i suoi dintorni ti proponiamo 10 posti vicino Cagliari da vedere nella stagione del Natale come spunto per festeggiare le tue vacanze in maniera insolita e nuova, entrando in contatto con luoghi autentici e una cultura originale.
Perché visitare i dintorni di Cagliari in inverno
Non tutti amano il freddo pungente e gli inverni in cui si teme di mettere piede fuori di casa. Se fai parte di questa tipologia di viaggiatori, scoprire i dintorni di Cagliari in inverno è ciò che stavi inaspettatamente aspettando.
Il clima locale fa sì che gli inverni siano miti: non si vede una nevicata degna di questo nome dal 1993 (il secolo scorso, per intenderci). Non è una stagione particolarmente piovosa e anzi, sa regalare splendide giornate in cui potrai vedere persone entrare in acqua col cappello di Babbo Natale (e perché no, potresti anche unirti alla ciurma dei Santa Claus da spiaggia).
Ogni stagione poi ha dei piatti tipici imperdibili, impossibili da provare freschi in altri momenti dell’anno. L’inverno nei dintorni di Cagliari è rinomato e apprezzato per assaggiare i ricci di mare da gustare solo col cucchiaino, su un crostino o come condimento per spaghetti che faranno danzare le tue papille gustative. E si sa, scoprire così la Sardegna fuori stagione ha un sapore del tutto nuovo!
Visita con noi 10 posti che non puoi assolutamente perdere durante la tua vacanza invernale nei dintorni della soleggiata Cagliari.
1. San Sperate
San Sperate è un paese museo con una forte identità dovuta anche alla sua ricchezza artistica. Circondata da bellissimi frutteti, è conosciuta per le sue sagre ma, specialmente, per due motivazioni che l’hanno resa famosa a livello nazionale e internazionale.
La prima motivazione è visibile passeggiando per le vie del paese, in cui ogni angolo racconta storie a chi ha l’animo per comprenderle: i murales spettacolari della zona ti accompagneranno in un percorso insolito, alla scoperta di un’arte che riecheggia in tutta l’isola.
Qui la street art dal carattere rivoluzionario è stata portata dal grande artista sardo, Pinuccio Sciola, che apre la strada alla seconda motivazione che rende San Sperate uno dei dieci posti da visitare in inverno vicino a Cagliari: il suo Giardino Sonoro.
Prima era il suo laboratorio, ora è il cuore di ciò che ha lasciato dopo la sua dipartita. Questo museo a cielo aperto ospita alcune delle opere che hanno reso Pinuccio Sciola l’emblema dell’artista, artigiano e creativo sardo che ci rende fieri di quest’isola.
Le sue pietre sonore sono la prova di come non conti tanto la ricchezza di un materiale quanto la ricchezza mentale di un essere umano che ha messo tutto il suo genio nel voler creare qualcosa di innovativo, aggiungendo così una pagina importante nel grande libro della Sardegna.
2. Scopri i musei locali
Se un giorno il tempo non dovesse sorriderti, fai in modo che ciò non porti via il tuo di sorriso. L’inverno è sicuramente il periodo perfetto per visitare i musei locali, al chiuso, protetto dal soffitto e dalla grandezza delle opere artistiche locali. Al di là degli importanti musei nella città di Cagliari se vuoi fare una gita nell’hinterland non puoi perdere il Museo Civico della vicina Sinnai e il suo archivio storico, dove la scoperta e la conoscenza artistica si uniscono al fine didattico portato avanti da questa realtà. Se poi il tempo migliora, ti consigliamo una passeggiata nella rigogliosa pineta comunale.
3. Pranu Muttedu
Ma, come già accennato, saranno ben poche le brutte giornate che ti attendono. L’inverno è un ottimo periodo per scoprire alcuni dei più bei siti archeologici del sud Sardegna, tra cui Pranu Muttedu nel comune di Goni.
L’intera area di questo parco, di vastissima ampiezza, possiede una necropoli di età prenuragica che ha fornito agli studiosi numerosi oggetti e testimonianze del passato grazie agli scavi avvenuti in loco negli anni ‘80.
Sono stati rinvenuti numerosi Menhir e ciò fa pensare che in questa zona venissero compiuti riti sacri e sepolcrali, immersi tra foreste di querce oggi secolari.
4. Costa Rei
Chi ha detto che le spiagge siano appaganti solo in estate? Sicuramente l’esperienza offerta è differente, ma non meno intrigante e divertente. Costa Rei d’inverno offre paesaggi mozzafiato godibili grazie alla bassa stagione. Al di là del mare locale, per bagni rinfrescanti, e delle passeggiate da vivere serenamente coi piedi nudi sulla sabbia, la vivace e vicina cittadina di Muravera è un piccolo bijou da scoprire.
Approfittane per visitare il faro di Capo Ferrato che dà sul mare. Chiudi gli occhi e respira a pieni polmoni l’aria invernale pura, fresca e rinvigorente.
5. Tomba dei giganti Is Concias, Quartucciu
Di prima mattina una sontuosa colazione in un b&b a Cagliari ti preparerà per la visita alla Tomba dei giganti Is Concias, un sito archeologico posto sulla catena montuosa dei Sette Fratelli a circa 350 metri d’altezza. Conosciuta anche come “Sa Domu ‘e s’Orku” (la casa dell’orco), veniva utilizzata come area di sepoltura collettiva. Nell’area antistante l’ingresso fu rinvenuto, durante gli scavi iniziati nel 1962, un betile di granito raffigurante, probabilmente, una divinità antica, oggi visibile sul lato destro dell’ingresso.
Porta con te qualcosa di buono da mangiare perché la passeggiata in quest’area è assai appagante ma necessita di energie.
6. Nora
La Sardegna è un’isola che da secoli richiama popolazioni al di là del mare che hanno reso questa regione ciò che è oggi da un punto di vista tradizionale, culturale e identitario. Una di queste civiltà, che hanno fortemente influenzato la Sardegna, è stata senza dubbio quella fenicia. Sono tantissime le testimonianze isolane, prima tra tutte la bellissima Nora.
Qui potrai ammirare i resti di un’antica città fenicia risalente, con ogni probabilità, ad un periodo compreso tra il V e il III secolo a.C., caduta successivamente in mano ai romani.
Il sito archeologico di Nora è ricco di mosaici, alcuni di essi ancora intatti, possiede terme romane e un teatro dove la popolazione si incontrava e condivideva momenti di svago.
Una volta finita di visitare quest’antica città punica potrai spostarti verso la Torre del Coltellazzo che si affaccia sul limpido e cristallino mare locale.
7. Terme di Sardara
Un’ora e mezza di macchina dalla città tra morbide colline e verdi campagne per regalarsi una giornata di puro benessere. A Sardara, troverai alcuni degli stabilimenti termali più rinomati della Sardegna dove potrai coccolarti con trattamenti di ogni genere. Appena fuori dal Paese potrai visitare l’incantevole chiesetta gotica di Santa Maria Aquas. Acque conosciute già dagli antichi romani che vi edificarono dei bagni oggi non visibili.
Alla Madonna delle acque è dedicata una delle feste religiose più suggestive del sud Sardegna.
8. Monastir, Sant’Antoni de su fogu
Un’antica leggenda isolana, prendendo spunto dalla storia di Prometeo che si era macchiato di hybris sfidando gli dei, racconta di un uomo, Sant’Antonio abate, che viaggiò sino alle porte degli inferi e rubò il fuoco prendendosi gioco dello stesso diavolo per donarlo agli esseri umani che non conoscevano i benefici di questo elemento.
Che si creda o meno a questo mito poco importa, ci ha donato i Fuochi di Sant’Antonio (Sant’Antoni de su fogu): eventi invernali (metà gennaio) in cui i falò regnano sovrani. Una festa religiosa che richiama persone di ogni credo (o non credo) per condividere l’atmosfera di festa, differente da paese a paese.
Una di queste località è sicuramente Monastir, a circa 20 km da Cagliari, dove i festeggiamenti non durano una sola notte come in altri paesi ma un’intera settimana.
Oltre al mirabolante e caldo falò viene fatta sfilare la statua del Santo sino alla chiesa posta sul colle cittadino, simbolo di salvezza in seguito ad una forte inondazione avvenuta, almeno sembra, nell’800.
Se capiti a Monastir per questa occasione, non perdere la visita al Castello di Baratuli, fortezza edificata nel XII secolo sul Monte Oladri col fine di difendere il territorio circostante.
9. Isola di San Pietro
Un’altra tappa imperdibile durante il tuo soggiorno invernale è l’Isola di San Pietro con la sua bellissima Carloforte. L’Isola degli sparvieri, come veniva chiamata dai punici, offre splendidi panorami senza stagione, da vivere 365 giorni l’anno guardando l’orizzonte che si fa sempre più profondo e più blu.
L’unico centro abitato di San Pietro è la piccola cittadina di Carloforte. Puoi arrivare tramite un traghetto, che sarà poco affollato visto il periodo stagionale, e potrai passeggiare serenamente per il paese fatto di piccole case colorate, scalinate adornate da piantine e profumi di mare. Non parliamo solo della brezza marina in sé, ma degli aromi provenienti dai ristoranti locali dove il pesce fresco non può mai mancare, neanche in inverno.
Un borgo fermo nel tempo dove potrai ammirare le antiche mura e alcuni edifici importanti locali come la Chiesa della Madonna degli Schiavi che possiede una statua molto cara ai carlofortini.
10. Barumini
Barumini: un piccolo paese, tante opportunità per la tua vacanza invernale insolita ma divertente. Di immenso valore archeologico il Polo Museale Casa Zapata, dall’omonima famiglia che fece erigere un edificio, Casa Zapata, alla fine del XVI secolo.
Questo luogo è unico perché unisce l’architettura civile seicentesca della casa a una manifestazione artistica ben più antica: un nuraghe che è stato ritrovato grazie a lavori iniziati nel 2005 per ristrutturare l’edificio dei Zapata: su Nuraxi ‘e Cresia (il Nuraghe della Chiesa). Qui potrai visitare inoltre il Museo Regionale delle Launeddas, uno strumento sardo da scoprire e ascoltare.
Un luogo dove didattica e divertimento si incontrano è sicuramente Sardegna in miniatura.
Quest’area non racchiude solo una copia, in miniatura, dell’isola, che potrai attraversare sentendoti un gigante buono alla scoperta di una terra nuova, ma possiede altre aree tra cui il padiglione nuragico, dove son stati ricostruiti i luoghi principali dei villaggi, un parco naturale dove sentirti riunito con la natura circostante e, per chi è cresciuto con i film di Jurassic Park, l’area dei dinosauri!
Son finite qui le aree tematiche da visitare? Assolutamente no, ma pensiamo che la notizia dei dinosauri sia abbastanza interessante da convincerti a scoprire anche il resto. Un’ottima opzione per trascorrere le vacanze di Natale con la tua famiglia.
Ultimo, ma non ultimo, il motivo per cui Barumini è conosciuta a livello internazionale: il complesso nuragico di Barumini, Su Nuraxi. Un sito archeologico divenuto patrimonio UNESCO nel 1997.
Fu Giovanni Lilliu ad aprire le danze per gli scavi in questa zona a metà del secolo scorso e a lui è dedicato un centro culturale costruito vicino al sito archeologico dove si svolgono mostre ed eventi tutto l’anno.
Il complesso nuragico copre un’area abbastanza vasta e probabilmente la prima pietra vi fu posta nel XVI secolo a.C. ma venne frequentato, si pensa, sino all’Alto Medioevo.
Un antichissimo villaggio simbolo dell’antica storia locale che ti lascerà senza parole. Prima di perderle tutte però puoi esprimere il desiderio di vedere questo sito archeologico dipinto di bianco dalla neve. Un miracolo da chiedere per Natale a Santa Claus, noi incrociamo le dita per te!