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Trekking in Sardegna: 4 percorsi da fare in Ogliastra

trekking in Ogliastra

La Sardegna è il paradiso delle attività outdoor e in Ogliastra anche i trekker più esperti trovano luoghi selvaggi in cui immergersi. Tra vette maestose, canyon scolpiti dal tempo e coste panoramiche, questa regione è l’ideale se ami esplorare la natura incontaminata. 

Per affrontare al meglio queste escursioni è fondamentale prepararsi adeguatamente: assicurarti di avere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatti, portare con te  una buona scorta d’acqua e pianificare attentamente l’itinerario. Inoltre è sempre consigliabile informare qualcuno dei tuoi piani prima di partire e consultare i bollettini meteorologici per evitare sorprese lungo il cammino. 

Noi ti invitiamo a scoprire questo territorio con questi 4 percorsi di trekking, valutati come di livello E e EE, che siamo sicuri ti regaleranno emozioni incredibili e ti faranno innamorare ancora di più dell’isola. 

Un’immersione nel Selvaggio Blu 

Il Selvaggio Blu è un percorso straordinario che unisce gli antichi sentieri dei pastori e dei carbonai, che percorrevano questa costa attrezzati con scale di ginepro per superare i passaggi più difficili, alla natura più incontaminata. Lungo quasi 60 km e molto impegnativo, questo percorso si snoda lungo la costa di Baunei. Parte da Santa Maria Navarrese dove l’ambiente piano piano si fa sempre più selvaggio e panoramico fino alla splendida Cala Goloritzé. Da qui si prosegue fino a Cala Fuili attraverso passaggi anche di arrampicata. In particolare all’altezza di Cala Sisine si trovano numerosi passaggi tecnici fino a raggiungere Cala Luna.

Vista la difficoltà del percorso è sempre consigliato farsi accompagnare da una guida esperta e affrontare il trekking solo se in ottime condizioni fisiche.

Trekking a Cala Luna 

L’escursione a Cala Luna offre un itinerario ben segnalato e frequentato che si snoda su terreno calcareo. Il punto di partenza è il parcheggio sopra Cala Fuili, da cui si scende lungo una ripida scalinata fino al letto del canyon Codula Fuili. Il sentiero verso Cala Luna si apre tra la vegetazione, indicato dai tipici segnavia bianco-rossi. Lungo il percorso, ci sono sia discese che salite, e alcuni passaggi su roccia che richiedono maggiore attenzione. 

Arrivando alla spiaggia, il sentiero diventa gradualmente più ripido, culminando nell’emozione di fronte alla meravigliosa Cala Luna, con le sue acque trasparenti e le maestose scogliere. Qui troverai un bar-ristorante dove potrai fare una pausa per uno snack prima del rientro. Il ritorno può avvenire seguendo lo stesso percorso oppure, in estate, utilizzando il traghetto che collega Cala Luna a Cala Gonone

Cala Goloritzè, la perla della costa est

Il trekking verso Cala Goloritzé è molto popolare in estate, quindi anche se il sentiero non è segnato, è ben battuto e facile da seguire anche per i meno esperti. L’accesso alla spiaggia è soggetto al pagamento di un ticket che può essere pagato all’inizio del sentiero.

Si parte dal parcheggio-bar Su Porteddu, si varca il cancello e si gira immediatamente a destra dove si trova la biglietteria. Da lì il sentiero si trova subito a sinistra e la traccia, ben visibile, sale fino a 570 metri dove si deve seguire la diramazione di sinistra e si inizia a scendere. Continuando, si sfiora l’imponente pinnacolo roccioso dell’Aguglia di Goloritzé, meta di scalatori provenienti da tutta Europa, e poi dopo pochi ripidi metri si scende fino alla cala.

Il ritorno avviene seguendo lo stesso sentiero, ma invece della discesa ci sarà la salita che richiede non meno di due ore. Non ci sono sorgenti lungo il percorso, quindi ricordati di portare l’acqua necessaria per tutta l’escursione.

La gola di Su Gorropu, il canyon più profondo d’Italia 

Su Gorropu, con le sue pareti verticali che si ergono fino a 400 metri d’altezza, rappresenta una delle mete escursionistiche più celebri della Sardegna. Esistono diverse vie per esplorarla e, per agevolare il ritorno, è possibile organizzare un trasferimento in 4×4.

Dallo spiazzo del valico di Genna Silana, situato a 1017 metri di altitudine lungo la SS125, numerosi cartelli indicano l’inizio del sentiero. È importante ignorare una prima deviazione sulla sinistra e invece prendere il sentiero più evidente, lastricato e in discesa, che prosegue attraverso antichi rifugi tradizionali e panorami mozzafiato fino al letto del Rio Flumineddu, da cui parte l’imbocco della gola. 

Qui, il personale della biglietteria sarà disponibile per fornire tutte le informazioni necessarie per l’esplorazione. Il percorso all’interno della gola è ben segnalato, ma va affrontato con cautela: le difficoltà aumentano man mano che si procede, valuta tu quando diventa troppo impegnativo. La visita vera e propria della Gola di Su Gorropu dura solitamente circa un’ora, dopodiché si riprende il sentiero sulla destra, ben segnalato da un palo in legno con freccia, per fare ritorno al punto di partenza.

Su Gorropu trekking

Acquatrek lungo il Rio San Gerolamo

L’escursione lungo il Rio San Gerolamo è un’avventura di acquatrek, dove ci si muove camminando di tanto in tanto nell’acqua fresca del torrente. Probabilmente tutto ciò che porterai con te si bagnerà, quindi limitati a pochi oggetti conservati in contenitori stagni.

Dal ponte sulla SS198 che attraversa il Rio San Gerolamo, prendi la stradina in direzione nord-ovest per circa 350 metri fino a individuare un cancelletto aperto sulla destra. Superato il cancello, scendi rapidamente verso il greto del torrente, dove inizia il percorso in acqua. Prosegui seguendo il corso dell’acqua e in poco tempo ti troverai di fronte al laghetto Caddargiu ‘e Sini. Da qui si prosegue per qualche chilometro tra tratti camminabili e laghetti trasparenti. Dopo circa due ore di cammino, si raggiunge la località Frumini, dove un ponte che attraversa il corso d’acqua indica la fine del percorso.


 

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