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Cultura & tradizioni: La sagra di Sant Efisio a Cagliari

La Sardegna tra culto, musica e colori festeggia a Cagliari Sant’Efisio

La Sagra di Sant’Efisio rappresenta una delle più grandi e colorata processione religiosa dell’Italia e richiama ogni 1. Maggio a Cagliari migliaia di turisti. E’ affascinante il fiume di uomini, donne e bambini che, vestono i costumi più belli e adornano i carri, i buoi ed i cavalli, colorando le vie della città sotto il sole cocente o sotto la pioggia. Un gioco di sfumature, voci, canti, suoni di zoccoli, profumo di mirto, pane e fiori. Negli occhi della gente si leggono la devozione e il sentimento per quel Santo che secondo la leggenda ha salvato l’isola.

La manifestazione fu istituita nel 1656. In ringraziamento a Sant’Efisio per l’intercessione del quale fu sconfitta l’epidemia di peste che colpì duramente la Sardegna. Da allora i cagliaritani promisero che ogni anno e per sempre in avvenire, avrebbero portato solennemente in processione il suo simulacro dalla chiesetta di Stampace, luogo della sua prigionia, fino a quella di Nora, dove il Santo fu decapitato, in cui sorgeva una chiesetta in suo onore, ora sommersa dalle acque del mare.

La processione si snoda su un percorso di ben ottanta chilometri e si protrae per ben quattro giorni di fila, senza sosta se non per la notte. Nata come semplice rito del mondo agricolo, col passare del tempo si è arricchita di vari elementi, oggi vede sfilare 5000 persone. Aprono il corteo, una trentina di carri trainati da buoi, le “Traccas”splendidamente addobbate con i prodotti dei campi, di utensili per la casa e di prodotti tipici della gastronomia sarda. Seguono i gruppi in costume, a piedi, che recitano o cantano le preghiere della tradizione religiosa isolana, creando un clima di altissima suggestione. Spicca l’arancione del costume di Desulo, l’austero completo nero delle bellissime ragazze di Tempio, i corpetti ricchi d’oro dei costumi di Quartu, i piedi nudi dei pescatori del gruppo di Cabras.

Dietro i costumi i cavalieri, la parte più spettacolare della Sagra: dapprima quelli “campidanesi”, seguiti dalle giubbe rosse dei miliziani, la scorta armata del Santo. La processione si svolge lungo le strade del centro storico Tutto intorno il suono delle “Launeddas”, tipico strumento a fiato, che precede il passaggio del Patrono, tra due ali di folla

A mezzogiorno in punto, dalla chiesetta di Stampace viene portato fuori il simulacro del Santo, dentro un cocchio dorato trainato da una coppia di giganteschi buoi. Precedono il cocchio la “Guardiania”, corpo scelto dei confratelli di Sant’Efisio, che accompagnano a cavallo il Santo lungo il tragitto cittadino. Segue l’AlterNos, scortato da due mazzieri del Comune e da due fila di confratelli e consorelle in abito penitenziale. La manifestazione prosegue per tutta la serata, con l’esibizione dei gruppi folkloristici, partecipanti alla sagra.

Per chi non vuole perdersi questa emozionante esperienza, si ricorda che Cagliari è facilmente raggiungibile, sia dall’entroterra sia dalla penisola. Numerosi i voli low cost che permettono di raggiungere la città. L’accoglienza è garantita da un’ampia scelta di strutture ricettive come alberghi e comode stanze in Bed & Breakfast confortevoli.

Redazione di Sardinia Natour in collaborazione con le Barbaricine DOC
Foto: Sardinia Natour