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Sardegna mineraria e industriale: itinerario di 7 giorni alla scoperta dell’archeologia industriale isolana

archeologia industriale e mineraria sardegna

La Sardegna, con la sua straordinaria bellezza naturale, è una meta amata da molti per le sue spiagge incontaminate, i piccoli borghi di montagna e le sue tradizioni culturali. Tuttavia per chi è appassionato di archeologia industriale, l’isola offre anche un affascinante viaggio nel suo passato industriale legato principalmente all’attività mineraria

Se sei tra questi, di seguito ti proponiamo un itinerario di sette giorni che ti condurrà alla scoperta di questo patrimonio spesso trascurato. Un itinerario che parte da Cagliari, il capoluogo dell’isola, e termina ad Alghero, due città entrambe servite da aeroporti. Potrai quindi noleggiare un’auto e percorrere la costa occidentale da sud a nord per un’indimenticabile avventura on the road. 

Giorno 1: Cagliari

Inizia il tuo viaggio a Cagliari, il capoluogo regionale, con la visita della Città del Sale, un complesso che comprende i palazzi dove risiedevano i dirigenti, le abitazioni degli impiegati, una chiesa, un teatro, dei laboratori e le officine di lavoro. Il complesso si trova all’interno delle Saline di Molentargius oggi un’importante riserva naturalistica riconosciuta come habitat ideale per l’avifauna. 

Non lontano da Cagliari, ad Assemini, troverai la Miniera San Leone, parte del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna riconosciuto dall’UNESCO. Attiva fino al 1963, il suo territorio ha in parte ripristinato il paesaggio ambientale dopo gli scavi a cielo aperto. Gli edifici della miniera includono una direzione storica con due piani e alcune abitazioni ormai abbandonate. 

Giorno 2: Iglesias

Iglesias rappresenta il punto di partenza ideale per esplorare le miniere dell’area. Visita il Museo dell’Arte Mineraria per conoscere la storia mineraria e scoprire gli strumenti, gli esplosivi e i macchinari utilizzati negli scavi tra cui l’autopala Montevecchi T2GH, un mezzo meccanico di origine sarda che ha raggiunto fama a livello mondiale. 

Foto da www.parcogeominerario.sardegna.it

A circa 20 chilometri dalla città, troverai il villaggio minerario di Acquaresi, che sembra un luogo sospeso nel tempo, nonostante i segni evidenti del deterioramento. Fondato nel 1881, questo villaggio accoglieva le famiglie dei minatori e si trasformò in un centro abitato con migliaia di residenti. Non lontano si trova anche la miniera di Seddas Moddizzis, precedentemente gestita dall’ingegnere Giorgio Asproni, la quale fu un successo nell’estrazione di calamina per lo zinco negli anni ‘70. Attualmente, i resti della miniera e del villaggio sono abbandonati e non accessibili.

Giorno 3: Porto Flavia e Nebida

Fai rotta verso Porto Flavia, un eccezionale complesso minerario situato in posizione panoramica sul mare. Questo luogo rappresenta un’autentica innovazione ingegneristica del suo tempo, caratterizzata da un tunnel sotterraneo di 600 metri che sbuca direttamente da una scogliera a strapiombo sul mare. Fondamentalmente, si compone di due gallerie sovrapposte: una utilizzata per caricare i silos e l’altra per il carico diretto dei minerali sulle navi mediante un braccio mobile.  

Prosegui quindi verso il complesso minerario di Nebida, anche questo un notevole esempio di archeologia industriale, che ha visto la sua crescita più importante nella seconda metà del XIX secolo. Al suo interno, la maestosa Laveria Lamarmora costituisce un notevole esempio di architettura industriale, grazie alla sua struttura su più piani che si affaccia direttamente sul mare. Da non perdere anche la visita al Museo delle Macchine Minerarie che ospita circa settanta macchine oltre ad attrezzature e utensili legati all’attività estrattiva. 

Giorno 4: Guspini e Arbus

Continua questo viaggio nel passato industriale in Costa Verde, nella zona di Guspini e, in particolare, nel villaggio minerario di Montevecchio, uno dei gioielli del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna. Questo villaggio si estende su un’ampia area che comprende edifici residenziali e direzionali, impianti minerari, discariche e zone boschive. La miniera di Montevecchio ha una storia che affonda le sue radici almeno nella metà del XIX secolo, con un susseguirsi di periodi di crescita e di crisi che hanno portato alla chiusura definitiva nel 1991.

complesso minerario montevecchio

Vicino Arbus, nello specifico a Funtanazza, è possibile vedere la Colonia Marina Francesco Sartori, un maestoso edificio ormai in stato di abbandono, inaugurato nel 1956 come l’ultima grande iniziativa della società mineraria di Montevecchio a favore dei figli dei suoi dipendenti. Non lontano sorge anche la Miniera di Ingurtosu, una miniera di piombo-zinco situata in un’area di notevole interesse ambientale. Questo sito è anch’esso parte integrante del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna ed è caratterizzato da un edificio direzionale, una chiesa e la Laveria Brassey. Lungo la costa i fabbricati della colonia per i dipendenti sono stati ristrutturati e oggi ospitano strutture alberghiere. 

Giorno 5: Bosa

Prosegui l’itinerario lungo la costa fino a raggiungere Bosa, uno dei borghi più affascinanti della Sardegna. Qui, mentre percorrerai la sponda sinistra del fiume Temo, sarai colpito dall’architettura dei numerosi edifici che si stagliano nel panorama urbano. Questi edifici rappresentano le antiche concerie, attive sin dal XVII secolo e utilizzate per il processo di conciatura delle pelli. Questi stabilimenti erano strutturati su due piani, con il primo destinato ai macchinari e agli strumenti, mentre il secondo riservato alle fasi di rifinitura di prodotti specifici come suole e vacchette. Sebbene l’attività conciaria sia definitivamente interrotta negli anni ‘60, nel 1989 esse sono state dichiarate monumento nazionale. 

A Bosa visita anche il Museo delle Conce, ospitato in un edificio risalente al 1700 che in passato fungeva da conceria. All’interno potrai esplorare le diverse fasi del processo di lavorazione delle pelli e ammirare le attrezzature originali. 

concerie bosa

Giorno 6: Sassari

Nel penultimo giorno dell’itinerario, raggiungi il nord della Sardegna, Sassari, dove si trova la miniera dell’Argentiera. Questa miniera, che si trova in una posizione privilegiata tra due valli,  è composta da tre principali aree di insediamento; Miniera Vecchia, Plata e Argentiera. Ma quello che la rende davvero unica è la sua laveria, costruita utilizzando il legno di pitch-pine per garantire leggerezza e facilità di manutenzione e all’esterno una serie di strutture distribuite su vari livelli. L’interno, invece, conserva parti meccaniche in stato di degrado. Le residenze si trovano sparse intorno agli impianti principali e presentano un design sobrio risalente al primo Novecento. 

Giorno 7: Alghero

Concludi il viaggio trascorrendo una giornata rilassante ad Alghero. Passeggia lungo il suo lungomare, ammira le mura medievali e visita gli importanti luoghi storici della città come la Cattedrale di Santa Maria e la Chiesa di San Michele. Lasciati travolgere dal vivace centro cittadino ricco di locali, negozi e gioiellerie specializzate nella produzione di corallo rosso. Se hai tempo prima della partenza, considera anche di visitare le Grotte di Nettuno o il Parco Naturale di Porto Conte


 

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