La primavera in Sardegna è una stagione ricca di attrazioni. Un vero risveglio dal lungo inverno che coinvolge locals e fortunati visitatori che si godono una vacanza in Sardegna risparmiando (peraltro notevolmente)
Ovunque nell’isola si può respirare il profumo della macchia mediterranea che in questa stagione offre distese verdi e fiorite di lavanda selvatica, mirto, rosmarino, oleandro, cisto, lentisco e ginestra. Il clima primaverile in Sardegna si riflette in una temperatura esterna media di circa 20 gradi (con giornate ben più calde) mentre quella dell’acqua è intorno ai 15 gradi. Ancora freddina per i più ma quasi tollerabile per alcuni. In particolare per coloro che desiderano esplorare la Sardegna in tutta tranquillità, sia in bici che in auto.
Se sei tra questi, eccoti nel momento giusto: le spiagge sono praticamente deserte, il clima è piacevole e il paesaggio gode del risveglio della primavera.
Che ne dici di prenotare un bel weekend di primavera a Cagliari? Per visitare il bel capoluogo sardo potresti iniziare già dal periodo di Pasqua. La Pasqua in Sardegna si celebra in modo molto particolare: Dai grandi centri come Cagliari, Iglesias, Alghero e Castelsardo, fino ai paesi più piccoli, in tutta l’isola si vive la Settimana Santa con fede e tradizione dalla gente che segue i preparativi e si raccoglie per assistere ai riti, alle processioni e ai momenti corali che rivivono i momenti della morte, resurrezione di Cristo e l’incontro con la Madonna.
Se ami le tradizioni e la cultura locale non puoi mancare: ecco perché partecipare alla festa di Sant’Efisio
Il clou della primavera a Cagliari ininterrottamente dal 1657 è rappresentato dalla grande sfilata che si tiene il 1 maggio in onore di Sant’Efisio, martire protocristiano che secondo la tradizione liberò la città da una terribile pestilenza. Solo nel 2020 la pandemia mondiale da Covid -19 ha fermato la parte più spettacolare e laica della festa. La speranza è che d’ora in poi con tutte le misure di sicurezza del caso la festa di Sant’Efisio torni ancora ad emozionare e sorprendere turisti da tutto il mondo. Ecco perché stavolta non puoi mancare:
- Potrai vedere in un colpo d’occhio unico un colorato corteo in abiti tradizionali provenienti da ogni angolo della Sardegna
- Potrai ammirare oltre duecento cavalieri e i caratteristici carri del Campidano addobbati a festa (le traccas) affollano il centro di Cagliari
- Potrai ascoltare i suggestivi canti sacri tradizionali (is goccius) e il suono antico delle launeddas
- Potrai lasciarti rapire dall’atmosfera di passione autentica che circonda la festa
Appartamenti o case vacanza in città sono un validissimo alleato per godere al meglio di questa straordinaria festa che nella parte più spettacolare si svolge interamente nel centro di Cagliari. Dalla piccola e antica chiesetta dedicata al Santo nel quartiere di Stampace fino al grande slargo davanti al Comune in via Roma.
La storia di Sant’Efisio e il suo legame con Cagliari
Secondo la tradizione Efisio era un ufficiale dell’esercito romano nato in Asia Minore intorno al III secolo d.C. Di stanza in Sardegna, mentre i suoi soldati combattevano i barbari ebbe una visione che lo spinse a diventare difensore del cristianesimo, disobbedendo a Diocleziano. L’imperatore ne comandò il martirio nel 303 d.C. Prima di essere giustiziato, come estremo atto di fede, promise di proteggere per sempre Cagliari e i suoi cittadini. Per questo molti secoli dopo i cagliaritani in difficoltà lo invocarono e a quanto pare furono esauditi se il rito si rinnova ancora.
Il culto di Sant’Efisio è un legame fortissimo per la Sardegna tutta. Una piccola curiosità: sulla SS.389 nei pressi di Orune in provincia di Nuoro (a più di 200 km da Cagliari) si trova un suggestivo sito archeologico che testimonia frequentazioni nuragiche e romane e si chiama Sant’Efis dal nome della chiesetta bizantina dedicata al Patrono della Sardegna. Si ritiene che il legionario Efisio possa essere passato proprio da li, siamo infatti in Barbagia la zona che era stata assegnata ad Efisio per assoggettare i Barbari locali al dominio di Roma.
Un evento grande come un’isola: tutti i momenti più importanti della festa
Ecco i momenti principali della festa di Sant’Efisio.
- Omaggio dei fedeli al simulacro nei giorni precedenti il 1 maggio
- La processione per le vie di Cagliari il 1 maggio con tutti i i costumi della Sardegna
- Sa ramadura, la suggestiva pioggia di petali di rosa che saluta il Santo che lascia la città in via Roma
- L’arrivo nella chiesetta di Nora, dopo 3 giorni di processione e 65 km percorsi dai fedeli a piedi e a cavallo a seguito del Santo
- Il ritorno notturno di Sant’Efisio a Cagliari accompagnato dai miliziani a cavallo, il 4 maggio.
I luoghi di Sant’Efisio da visitare a Cagliari e dintorni
Dormire a Cagliari è comunque una buona soluzione per approfondire i luoghi teatro della festa in tranquillità. Ecco tutti i luoghi legati al culto che dovresti visitare.
Chiesetta e carcere di Sant ‘Efisio a Stampace
Una pittoresca chiesetta di origine duecentesca nascosta tra gli stretti vicoli del quartiere cagliaritano di Stampace. Secondo la tradizione fu costruita sopra le carceri dove venne rinchiuso il soldato Efisio. L’affascinante cripta è visitabile.
Il Borgo Pescatori di Giorgino
La borgata dei pescatori di Cagliari è un caratteristico villaggio di case basse bianche affacciate su larghi e soleggiati cortili. A Giorgino si trovano alcuni dei ristoranti più veraci della città e naturalmente una chiesetta dedicata al santo. Questa si trova nel parco di una villa padronale (Villa Ballero).
Capoterra
Il comune di Capoterra a due passi da Cagliari i trova a metà tra mare e montagna. Circondato da lussureggianti boschi è una tappa amata per una scampagnata. Sant’Efisio fa tappa nella chiesetta stazionale nella zona di Su Loi nel suo viaggio per Nora.
Sarroch, Villa d’Orrì
Unica villa reale presente in Sardegna. questa elegante e antica dimora nobiliare custodisce tesori e storie. Una delle sue cappelle è legata al culto di Sant’Efisio ed è tappa fissa nel viaggio da Cagliari a Nora.
Villa San Pietro
La tappa di Villa San Pietro è la più recente nella tradizione di Sant’Efisio e risale al 1943 quando si tenne la mitica processione sotto i bombardamenti. Per proteggere la statua da un imminente attacco un’abitante del luogo portò la statua a casa sua. Da allora il gesto eroico viene omaggiato con una tappa fissa a casa Atzori.
Pula e Nora
Il 2 maggio il santo arriva a Pula dove viene celebrata una messa in suo onore. Da qui proseguirà per l’ultima tappa del lungo viaggio fino all’antichissima chiesetta sul mare di Nora proprio di fronte ai maestosi resti della città romana. Qui secondo la tradizione venne martirizzato dagli stessi romani il giovane Efisio.