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Turismo lento in Sardegna quattro itinerari slow sulle rotaie storiche del trenino verde

vacanza slow trenino verde

Quando si parla di Slow tourism s’intende un turismo lento, sostenibile e responsabile che permette al visitatore di scoprire, conoscere e vivere i luoghi e le loro peculiarità nel rispetto e nella consapevolezza di trovarsi sempre di fronte a un patrimonio di grande valore.

In questo senso, da più di 20 anni, l’azienda ferroviaria della Sardegna offre ai suoi turisti un modo speciale per conoscere l’isola. Con quattro diversi itinerari, il trenino verde, attraversa i più affascinanti percorsi tra montagne, entroterra e territorio costiero. 

Il trenino verde è una piccola locomotiva diesel che sostituisce l’antico trenino a vapore e la rete ferroviaria che percorre si sviluppa per più di 400 chilometri collegando tra loro quasi tutte le regioni dell’isola

Perché scoprire l’entroterra sardo con il trenino verde

Prendere il trenino verde è un’esperienza davvero speciale per tutti, perché permette di conoscere la Sardegna meno conosciuta e più autentica. Lungo i suoi binari attraverserai ponti, sentieri stretti e numerose gallerie che d’improvviso mettono in mostra pendii e scenari di natura selvaggia e incantevole. 

Si tratta di un’altra Sardegna, fatta non solo di mare turchese e spiagge bianchissime ma di un entroterra selvaggio, dove l’azzurro del cielo irradiato dal sole si posa sugli alberi e sui monti ricoperti di verde, mentre il leggero fumo del trenino lascia la scia, come una bellissima cartolina d’altri tempi. 

Durante il tragitto sembra che il tempo si sia fermato e si riesce a vivere il viaggio come si faceva una volta, lento e pieno di entusiasmo per quello che ci si trova attorno. Nelle piccole stazioni in cui sosta, dagli arredi alla tranquillità dei comuni, tutto ha il gusto di una volta. A una lentezza media di 20 km orari, durante il tragitto avrai modo di goderti tutta la natura che ti circonda, fatta di piccoli borghi antichi, natura che regna incontrastata e animali come falchi, volpi e pecore. 

Si tratta di un viaggio che permette un’immersione totale nell’antichità e per questo motivo potresti trovare i sedili un po’ scomodi o per diversi chilometri non trovare rete per navigare su internet; ma ti assicuriamo che questi non sono difetti, anzi ti permetteranno di fare amicizia con il tuo vicino e di sgranchirti le gambe alla ricerca dello scatto migliore. 

Sardegna del nord: itinerario da Sassari a Palau

Questo primo itinerario, denominato Palau-Tempio, si svolge lungo la linea ferroviaria Sassari-Palau. Il percorso è lungo 59 km e la durata è di circa 3 ore e mezza a tratta. 

La partenza è dalla Fermata Pineta, a pochi metri dal mare, vicino alla Stazione di Palau. Qui ammirerai la costa, frastagliata e rocciosa, dove spiagge e vegetazione rigogliosa si alternano. Di maggior rilievo in questo punto è la famosa roccia granitica Capo d’Orso, il cui nome deriva proprio dalla forma della pietra la quale ricorda le sembianze di questo animale. 

Una volta partiti si arriva alla stazione di Arzachena, importante polo turistico conosciuto nel mondo per essere la sede del Consorzio Costa Smeralda. Oltre però al suo mare rinomato e conosciuto, qui è molto affascinante osservare l’entroterra e le antiche testimonianze archeologiche presenti in alcune fermate di campagna tra le quali Capichera e Oddastru. Si prosegue per il territorio di Sant’Antonio di Gallura fino al suggestivo lago Liscia, nel quale è possibile effettuare un’escursione in battello. Dopodiché il trenino passa di fronte a una caratteristica casa ricavata da un blocco di granito, importante e famosa perché fece parte del film “Una questione d’onore” interpretato da Ugo Tognazzi, uno dei “mattatori” della commedia italiana, insieme agli illustri Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi. 

Poi ti troverai a Luras, alla fine del territorio gallurese, dove è possibile ammirare una notevole concentrazione di luoghi di sepoltura che risalgono al III millennio a.C. Infine, l’arrivo a Tempio, il punto più alto di tutta la ferrovia. Di grande rilevanza qui è proprio la stazione d’arrivo, costruita in stile liberty e impreziosita dai quadri del celebre pittore Giuseppe Biasi. Ti consigliamo di non perderti una visita al museo dell’officina ferroviaria, il quale attraverso l’esposizione di rotabili storici e di antichi macchinari ripercorre la storia industriale e ferroviaria di fine Ottocento. 

Sardegna orientale: itinerario da Arbatax a Mandas

Sulla linea ferroviaria Arbatax-Mandas si svolge il percorso lungo 62 km Arbatax – Gairo, con una durata complessiva di 4 ore all’andata e 3 ore e mezza al rientro. 

Il fascino di questo percorso sta proprio nel suo tragitto: una lunga strada che dal mare, attraverso un percorso tra la natura più folta e rigogliosa arriva al bellissimo paesaggio della montagna dell’interno.

Il percorso a inizio alla stazione di Arbatax, borgo di pescatori dove potrai ammirare le magnifiche rocce rosse che affiorano dal mare, famose per aver fatto da sfondo alla scena finale del film “Travolti da un insolito destino” di Lina Wertmüller (sicuramente se anche tu, come noi, stai inizando a “diventare grande” sai di cosa stiamo parlando!). Il percorso prosegue lungo le stazioni di Tortolì, nel grazioso borgo di Elini, a Lanusei e Arzana dove troverai due punto ristoro apposito per i viaggiatori nelle quali fare una pausa e mangiare qualcosa. Prosegue ancora per il paese montano Villagrande Strisaili dal quale si gode di meravigliosi scorci panoramici verdeggianti, e infine, si arriva al capolinea Gairo dove sarà possibile visitare i nuraghi e le grotte della zona oppure, per i più avventurosi, raggiungere il celebre paese fantasma di Gairo Vecchio con esperte guide locali. Durante il tragitto, il trenino passerà anche per Pitzu’e Cuccu, un punto molto caratteristico nel quale per salire di livello la ferrovia passa sopra se stessa, presentando dunque lo stesso panorama ma a quota più alta. Si tratta di un momento quasi magico, dove resterai incantato di fronte alla bellezza del paesaggio che cambia pur rimanendo sempre lo stesso.

Sardegna centrale: itinerario da Mandas a Sorgono

Il viaggio Mandas – Laconi si svolge lungo tutta la linea ferroviaria Mandas-Sorgono. Si tratta del più corto dei quattro con una durata complessiva di 2 ore e 45 all’andata e di sole 2 ore al rientro. 

Questo percorso ha origine dalla letteratura inglese di inizio novecento. Nel libro “Mare e Sardegna”, infatti, lo scrittore David Herbert Lawrence partiva da Mandas e terminava a Sorgono, attraversando i meravigliosi paesaggi del territorio sarcidano e barbaricino di Belvì. Oggi, purtroppo il viaggio termina nella tappa precedente, ovvero a Laconi, perché il tratto tra questa e Sorgono è attualmente chiuso per lavori di manutenzione. 

Il tragitto parte dalla stazione di Mandas, nel largo Lawrence, dedicata allo scrittore inglese omonimo. Prima di partire ti consigliamo un giro nel centro storico di questo borgo, la visita del museo dell’arte sacra, il quale ospita pezzi di gran pregio appartenenti a varie chiese del territorio circostante e la casa museo degli antenati, in sardo Is lollas de is aiaiusu, dimora settecentesca e testimonianza storica di Mandas. 

Il percorso prosegue verso Serri e Isili, dove il trenino fa una sosta per dar modo ai viaggiatori di visitare il Nuraghe Is Paras. Amato dal famoso archeologo Giovanni Lilliu, questo nuraghe sovrasta il territorio circostante e si presenta agli occhi dei visitatori come una costruzione raffinata e affascinante. Si prosegue poi per il comune di Sarcidano, dove dal finestrino si potrà godere della vista del lago artificiale Is Barroccus. Si passa poi per la stazione di Nurallao, dove il trenino fa una pausa per un caffé e alla fine si arriva a Laconi, dove ti consigliamo assolutamente di visitare il Parco Aymerich, considerato paradiso dei botanici, durante un escursione nel parco potrai immergerti in sentieri immersi tra tesori naturalistici e rovine medievali. 

Sardegna occidentale: itinerario da Macomer a Bosa

Quest’ultimo itinerario si svolge sulla tratta ferroviaria Macomer-Bosa. Questo percorso, fatto al contrario (dunque partendo da Bosa) è peculiare perché permette di scegliere tra diverse destinazioni: Nigolosu (da cui parte il viaggio relax, più veloce e adatto anche ad anziani e bambini piccoli), Tinnura e Sindia. 

Nel suo tragitto originale però il percorso parte dalla stazione di Macomer e prosegue per i piccoli borghi di Sindia e Tinnura, quest’ultimo famoso per i murales che addobbano il centro storico. Si prosegue poi per Tresnuraghes, come al confine tra la Planargia e il Montiferru, da qui ti consigliamo di aguzzare la vista perché inizierai ad intravedere il mare all’orizzonte. Passato il comune di Tresnuraghes, si arriva a quello che è considerato forse il tratto più spettacolare della linea. Infatti, in prossimità della fermata di Nigolosu si ha un indimenticabile panorama sul mare che ti riempirà gli occhi di splendore e, a un certo punto, sentirai anche un odore pungente ma piacevole, si tratta delle vigne di Malvasia, eccellente vino della zona, che ricoprono l’intera vallata di questa zona. Il tratto finale passa per il comune di Modolo, considerato il più piccolo della Sardegna e uno dei più piccoli d’Italia, fino ad arrivare al capolinea: Bosa. Considerato uno dei borghi più pittoreschi e affascinanti d’Italia. La prima immagine che ti colpirà e ti porterai nel cuore per sempre è la vista del quartiere Sa Costa, un grande insieme di case tutte simili dai vivaci colori pastello che si specchiano sul Fiume Temo, unico fiume navigabile dell’isola che sfocia in mare a due passi dalle vie del borgo antico, nella cosiddetta Bosa Marina